Società opziona terreni a 60 mila euro all’ettaro
La calura estiva, quest’anno breve ma intensa, lascia alle fresche giornate settembrine una sorpresa da restare a bocca aperta! È notizia di inizio agosto che una società straniera (o forse più di una) ha messo nel mirino le campagne di Viguzzolo per costruire un immenso parco agrifotovoltaico. Neologismo utilizzato forse per giustificare il consumo di suolo agricolo che potrebbe farci dimenticare per sempre la campagna per come eravamo stati abituati a vederla!
Un tempo i nostri campi erano tutti un prosperare di frutteti di fragole, albicocche, pesche e ciliegie, che, a marzo ci offrivano uno spettacolo di fioritura ed in estate abbondanti produzioni. Tutto ciò potrebbe essere soppiantato da una schiera infinita di anonimi pali con sopra pannelli fotovoltaici grigi. Possiamo esprimere il disappunto per ciò che sta per accadere nel viguzzolese? Possiamo non essere d’accordo con scelte che vengono imposte da chissà quali dirigenti, in uffici luccicanti e avallate magari da politici dei più disparati schieramenti? Gli amministratori locali, ammesso che conoscano la situazione, davvero non possono fare nulla? Il sindaco, la maggioranza, e, per le sue competenze, il gruppo di minoranza davvero lasceranno che vengano deturpati decine di ettari del nostro paese in nome del dio denaro? Distese di pannelli che andranno a sostituire alberi e frutteti incombono sulle nostre teste! Aiutiamoci per non soccombere!
Lettera firmata
Ndr Questa la missiva giuntaci in redazione che ci ha obbligato a fare qualche indagine in merito. Ed in effetti è emerso che un professionista tortonese ha già contattato decine di agricoltori della zona proponendo la vendita dei loro terreni alla straordinaria cifra di 60 mila euro all’ettaro, qualcuno dice ben 4 volte il valore sul mercato agricolo. Interessata all’installazione di un mega impianto agrifotovoltaico sarebbe una società a responsabilità limitata con sede in centro città. Pare che già alcuni agricoltori abbiano firmato prima un’opzione, con clausola di riservatezza, in attesa di un preliminare di vendita. Insomma pare che si stia ripetendo quanto già avvenuto a Pozzolo Formigaro ove gli impianti fotovoltaici sono numerosissimi e molto estesi. E proprio sulla base di questa esperienza recentemente i capigruppo in consiglio provinciale hanno presentato una mozione contro questa deriva, approvata all’unanimità. Sul tema anche il sindaco Giuseppe Chiesa si sta muovendo. In questi giorni dovrebbe incontrarsi con i vertici provinciali, probabilmente per individuare una strategia comune. In questi settori, del resto, i poteri del primo cittadino sono limitatissimi: qualcosa in più ha la Provincia e, a seconda della portata dell’impianto, la Regione e, infine, il ministero.
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