La pagina di Castelnuovo Scrivia – Edizione del 28.6.24

Intervista ad Alessandra Tava: tra presente e futuro senza mai dimenticare il Bcc

Alessandra Tava, classe 1991, ha iniziato a giocare nel Bcc da quando aveva 4 anni. Una predestinata. All’età di 15 anni arriva la sua prima scelta importante: lascia Castelnuovo per approdare nella capitale, nella squadra romana del San Raffaele. Il resto del suo brillante cammino lo scopriamo in questa intervista nella quale Alessandra si racconta e ci racconta le sue emozioni, le sue passioni e l’importanza della sua famiglia che l’ha sempre lasciata libera, pur essendole accanto ovunque in ogni scelta compiuta.

Quali emozioni hai provato nel vedere la squadra del tuo paese salire in A1? “Ovviamente ho seguito a distanza tutta la stagione delle giraffe e ho guardato i playoff quando potevo. In realtà seguivo gli andamenti del Bcc anche quando giocava il campionato di Serie B, figuriamoci negli ultimi anni. Sono davvero contenta che la società abbia raggiunto questo traguardo storico e ovviamente sono orgogliosa di poter dire di aver iniziato a giocare a basket in questa realtà. Quando alla base c’è passione, ovviamente insieme anche alle possibilità economiche, prima o poi i risultati arrivano. E una delle cose che mi fa più piacere è vedere tutt’ora far parte della società persone a me care con le quali sono cresciuta. Quindi posso fare solo un grande in bocca al lupo a tutti per questa nuova esperienza in A1”.

La tua carriera è ricca di successi e riconoscimenti prestigiosi: quali sono i momenti che ricordi e che porterai sempre nel cuore? “Sono stata davvero fortunata e la pallacanestro mi ha dato molto di più di quello che avrei mai immaginato. Non voglio essere scontata ma sono sincera nel dire che le persone che ho incontrato sono il regalo più grande ricevuto in questi anni vissuti sul campo. Se però vuoi che ti citi dei momenti per me indelebili non posso non parlare degli anni vissuti a Roma e gli scudetti giovanili vinti lì con il San Raffaele e dei due campionati di A2 vinti a Bologna in una squadra che era davvero qualcosa di raro e magico”. 

Raccontaci la tua vita di scrittrice, opinionista, le tue esperienze nell’ambito della comunicazione. “Quando mi chiedono cosa faccio nella vita mi viene spontaneo rispondere: ”Sono una giocatrice di basket” perché effettivamente la pallacanestro occupa la maggior parte del mio tempo concreto ma anche delle mie energie mentali. Però hai ragione, c’è anche tanto altro che cerco di conciliare insieme alla pallacanestro. Ho cercato prima di portare a termine gli studi e poi ho avuto esperienze lavorative parallelamente al basket. Mi piace l’idea di conoscere contesti diversi dal mio per capire cosa fare una volta che sarò una ex giocatrice. Per quanto riguarda la scrittura faccio fatica a definirmi “scrittrice”, direi principalmente che mi piace molto scrivere, è un’altra mia passione. Ho pubblicato un romanzo di cui vado molto fiera perché quel libro è un progetto che ho prima vissuto, poi pensato, scritto e pubblicato. Mi piacerebbe pubblicare ancora e ci sto provando”.

Quanto è stata importante la tua famiglia di grandi sportivi che ha sempre sostenuto le tue scelte anche quando sei volata in Svezia piuttosto che negli States? “Non c’è un giorno che io non sia grata alla mia famiglia e in cui non mi senta una privilegiata ad esser nata proprio da mamma Desi e papà Marco. Sai, ho bene in mente il momento in cui ho detto a mia mamma che stavo pensando di trasferirmi a Roma per giocare a basket. Avevo 15 anni e le stavo comunicando che volevo andare a giocare a 600 km da casa (e il Frecciarossa non esisteva ancora). La sua faccia non potrò mai dimenticarla, era diventata bianca come la sedia sulla quale era seduta. Però poi, insieme a papà, mi ha detto: se vuoi provare questa esperienza vai, ci fidiamo di te. Se non ti dovessi trovare bene potrai tornare a casa da noi anche dopo due settimane e poi non vogliamo che tu possa arrivare a vent’anni pensando che la tua famiglia ti ha negato di inseguire i tuoi sogni. Lì sul momento non avevo capito quanto grande fosse quel gesto d’amore che stavano facendo, l’avevo dato un po’ per scontato ma crescendo ho capito quanto io sia stata fortunata e mi commuove il pensiero. I miei genitori e tutta la mia famiglia, zii, nonni e nonne, cugini e cugine e mio fratello Andrea sono sempre stati splendidi nel lasciarmi prendere tutte le decisioni senza mai influenzarmi o giudicarmi ma allo stesso tempo facendomi sentire la loro presenza e il loro supporto, sempre”. 

Quanto pensi sia determinante investire sui settori giovanili e sulla formazione di bambini e ragazzi? “I settori giovanili e in generale l’educazione sportiva dei più piccoli dovrebbe essere alla base di qualsiasi movimento. Purtroppo non sempre è così. A mio avviso ci sono ancora troppe squadre che non danno sufficiente attenzione ai settori giovanili dimenticandosi che i giovani e le giovani sono il futuro e dovrebbero essere i mattoncini sui quali costruire per creare un movimento solido e longevo. Mi auguro che sempre di più le società possano avere bene in mente che lavorare adeguatamente sui più piccoli è un investimento importante tanto quanto quello di ingaggiare top player per la prima squadra”. 

Quest’anno giocherai a Vicenza e il sito ufficiale della società ti presenta, come “esperta ala – pivot, capace di aggiungere centimetri nel reparto lunghe biancorosso”. Cosa chiedi a questa tua nuova esperienza? “Quando iniziano a parlare di te come “esperta” è un bruttissimo segno. A parte gli scherzi, nonostante “l’esperienza” non mi sono ancora stufata di giocare a basket, anzi. Purtroppo o per fortuna mi diverto ancora sul campo come una ragazzina. Senza entusiasmo cerco di non fare mai nulla. E quindi sono entusiasta di iniziare questa nuova esperienza. In questi ultimi anni di A1 non ho giocato tantissimo. Detto questo ho voglia di giocare un po’ di più e spero quindi, nella prossima stagione, di potermi togliere piccole soddisfazioni con la mia futura squadra”. 

Appena puoi torni a Castelnuovo ma quando deciderai di concludere la tua carriera da giocatrice, dove ti potremo ritrovare? “In realtà non ho una risposta. Non so il futuro dove mi porterà e sono io stessa curiosa di sapere dove sarò nel mio post carriera. Ma per il momento è ancora presto per rispondere. Ti prometto che quando arriverà il momento passerò da te a prendere un caffè per comunicartelo. Affare fatto?”. Certo!

Helenio Pasquali

E’ tornato in piazza il saggio di danza

Mercoledì scorso, dopo 5 lunghi anni, la Palestra Fit Dance ha deciso di ritornare “in punta di piedi” in piazza con il saggio di fine anno.

La serata, presentata da Gaia Breglia e Andrea Botosso, ha proposto uno spettacolo diviso in due tempi dal titolo “Dagli occhi di una donna”: nel primo è stata raccontata la storia di una donna con splendide coreografie, tutte realizzate da Sonia e Alessia Baldassarre e Susanna Rossi, che ne hanno evidenziato ed esaltato il valore; nel secondo, un susseguirsi di luci, immagini e realizzazioni che hanno messo in luce tutto il talento delle ballerine. Lo staff della palestra Fit Dance ringrazia “comune, sponsor, i collaboratori Franco, Lorenzo, Angelo, Claudio e Angelo, Claudio Pacchiano, il bravissimo ballerino di Gardaland per l’incantevole passo a due con Sonia, Marco Semeraro, audio e luci, le parrucchiere, il fotografo Fabio Bellinzoni e le nostre colonne Susanna Rossi e Ilaria Mattiello, senza dimenticare le nostre super allieve con le loro famiglie per l’immensa pazienza dimostrata nell’anno trascorso insieme. Grazie davvero a tutti per aver partecipato al nostro spettacolo!”.

 Helenio Pasquali 

Oltre 40 ragazzi per il Milan Camp

Si è concluso venerdì il Milan Camp organizzato dalla Castelnovese che ha visto la partecipazione di oltre 40 ragazzi dai 6 ai 16 anni che hanno avuto la possibilità di vivere una bellissima esperienza: insieme all’apprendimento dei fondamentali di tecnica individuale, si sono alternati momenti ludici.

A seguire i ragazzi: Gianfranco Pusceddu, direttore tecnico organizzativo, insieme ai tecnici del Milan Junior Camp Roberto Biffi, Alberto Icardi e Max Prigioni. Molto soddisfatti il responsabile del settore giovanile, Gabriele Bagnasco e il direttore sportivo Roberto Gay che hanno seguito in prima persona l’organizzazione e tutte le attività svolte durante il Milan Camp al “Beppe Spinola”: “Per la prima volta ci siamo avventurati in questa nuova esperienza ed è andato tutto per il meglio grazie all’impegno e alla presenza di tutti coloro che hanno collaborato con noi. Un ulteriore slancio per la nostra società in vista di nuovi progetti ma soprattutto di un importante rilancio del nostro settore giovanile che sta crescendo sia in termini numerici che di iniziative proposte e questo ci fa ben sperare anche per la prossima stagione”.

Helenio Pasquali 

Aperitivo culturale: esempio da seguire

L’aperitivo letterario che si è svolto venerdì 21 giugno è stato un momento importante che può rappresentare quasi un moderno e nuovo modello sia dal punto di vista culturale che organizzativo. L’incontro si è svolto in una cornice insolita quanto accogliente e decisamente molto bella: il porticato del giardino di Villa Angiolina.

Il tema era quello di dialogare, con due validissimi ed apprezzati giovani – Giulia Torti e Pietro Zeme – sui due ultimi libri dell’autore castelnovese Roberto Carlo Delconte, il quale si è raccontato in modo discreto ma nello stesso tempo vivace e appassionato, rispondendo alle numerose domande che gli venivano rivolte. Al termine dell’incontro, in altra parte del giardino della villa, è stato allestito un ottimo rinfresco offerto da alcune attività commerciali del paese. Molto apprezzata poi la breve esibizione canora di Giulia, che si è resa disponibile ad “inaugurare” la riunione conviviale con il suo talento. “Ecco allora – come ha sottolineato Delconte – ritornare una moderna idea rinascimentale di “mecenatismo” e di “salotto letterario”, per cercare di ricreare la vivacità e umanità di quelle riunioni “cortigiane” così decantate dal nostro grande novelliere Matteo Bandello”.

Helenio Pasquali

“Battiato uomo d’amore”

E’ stata una serata all’insegna della meditazione, della poesia e della musica composta dal maestro siciliano. Le letture di brevi scritti dei Mistici hanno dato al numeroso pubblico che ha gremito la sala del castello molti spunti di riflessione e le sonorità emozionanti nate dall’incontro tra Oriente e Occidente hanno saputo coinvolgere tutti i presenti lasciando un ricordo sicuramente indelebile. Protagonista il “Trio Stream Of” composto dai bravissimi musicisti Andrea Negruzzo, Alessandro ed Andrea Imelio accompagnati dalla splendida voce di Erika Cusinatti.

Helenio Pasquali

Erreffe: podio a San Marino

Sugli sterrati che fanno da cornice al Monte Titano si correva la 52ª edizione del Rally di San Marino, quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally Terra. Tommaso Ciuffi e Pietro Cigni sono assoluti protagonisti e al loro esordio sulla Skoda Fabia Rs Rally2 hanno colto una fantastica seconda posizione assoluta che proietta i due toscani in vetta al CIRT: sono loro, ora, con 39 punti, i nuovi leader di campionato. Undicesima piazza finale per Marco Gianesini e Marco Bergonzi i quali tornavano sulla Skoda Fabia Rally2 Evo dopo l’assenza al Rally dell’Adriatico. Una disavventura sulla prova speciale numero 2 ha tenuto lontano dalle posizioni che contano Alessandro Zorzi e Roberta Franzoni giunti in 53ª posizione assoluta. Sull’Appennino ligure si correva invece l’8° Rally Val d’Aveto con validità nazionale. Come un anno fa i dominatori sono stati Claudio Arzà e Massimo Moriconi che in questa occasione esordivano con la Skoda Fabia Rs Rally2. Gara sfortunata invece per Luigi Giacobone e Nicola Angilletta i quali sono stati costretti al ritiro a causa di un’uscita di strada dovuta ad un acquazzone sul Penna. In Lombardia ci si sfidava invece nel quarto round della Coppa di Zona e anche le strade che ospitavano il 63° Rally Coppa Valtellina non sono state risparmiate dal maltempo con la pioggia a farla da padrona. Buona prova nella gara di casa per Danilo Colombini e Davide Bambini i quali hanno portato la Renault Clio S1600 a loro affidata sul secondo gradino del podio di classe. Gara incentrata sul divertirsi senza fare errori per Cristian Zanardini e Fabio Treccani, alla  51ª posizione.

H.P.

Permessi di costruire

Ingrati Angelo, permesso 5/24 ristrutturazione mediante parziale demolizione di immobile e nuova costruzione fabbricato, via Marguati; Alea Alimenti Surgelati srl, permesso 6/24 ampliamento fabbricato produttivo esistente e realizzazione locali tecnici, viale Europa.