Sparatoria in via Padre Michele iniziato il processo a Gentiletti

Venerdì scorso dinnanzi al gip è iniziato il processo contro il 57enne Lucio Gentiletti, l’uomo che il 10 aprile dello scorso anno fu il presunto autore della sparatoria in via Padre Michele da Carbonara ove rimasero feriti due extracomunitari, un ghanese di 32 anni ed un guineano di 24. Il Gentiletti venne arrestato, dopo serrate indagini dei carabinieri della compagnia tortonese il 2 giugno nella sua abitazione a Viguzzolo, ma la notizia venne data ufficialmente solo a novembre.

L’uomo, nel corso degli interrogatori cui è stato sottotoposto, ha dichiarato di aver sparato per vendetta perchè i due africani gravitavano nell’ambito dello spaccio e perchè uno dei due aveva una relazione con una minorenne che il Gentiletti ben conosceva e che temeva finisse in un giro pericoloso. Così verso le 21 di lunedì 10 aprile l’uomo, munito di pistola e di un fucile a canne mozze, si presentò nell’abitazione dei due come rappresentante delle forze dell’ordine esibendo una paletta, falsa, della Polizia e un giubbotto catarifrangente. Appena entrato esplose un colpo al mento del ghanese, che si salvò fuggendo attraverso una finestra sul retro dell’abitazione che dà sul cortile di una piccola casa: da qui l’uomo salì su un terrazzo per poi lasciarsi cadere in strada, da un’altezza di circa 4 metri, imboccando via Carlo Varese e si recò al pronto soccorso. Il compagno, invece, fu ferito ad un ginocchio da un colpo di fucile, che l’africano riuscì ad abbassare con un gesto; la ferita non gli permetteva di fare molta strada, ed una volta uscito dalla porta di  casa veniva raggiunto e accoltellato più volte al collo ed alla schiena. Ricoverato al Cto di Torino gli è stata amputata una gamba per le gravi lesioni riportate, mentre il ghanese fu ricoverato in Alessandria, ove venne operato per procedere all’estrazione del proiettile dal mento. La prossima udienza è stata fissata al 26 luglio.