Ancora una brillante operazione della Guardia di Finanza di Tortona che, dopo serrate indagini condotte per numerosi mesi, ha scoperto una complessa frode fiscale e 62 lavoratori irregolari. Tutto è iniziato, a quanto ci risulta, nel marzo dello scorso anno quando assieme ad altri enti preposti al controllo della salute, i finanzieri si sono recati nel capannone di una società impegnata nel riciclo di materiali plastici sita in un paese del Tortonese.
Risultò che la ditta occupava manodopera data da una azienda di Roma, però priva di struttura e di organizzazione imprenditoriale, insomma la classica scatola vuota. Le Fiamme Gialle tortonesi, al comando del capitano Massimo Calemme che ha seguito personalmente le indagini, hanno scoperto che le due società avevano stipulato un falso contratto di “appalto di manodopera e servizi” con il quale la società tortonese avrebbe usufruito di personale fornito da Roma. In realtà si trattava di una mera, e vietata, somministrazione di manodopera. I 62 lavoratori occupati erano a tutti gli effetti dipendenti della società del Tortonese, ai cui vertici vi è un cittadino cinese, e la falsa assunzione da parte della società romana serviva solamente per sgravare la prima società degli oneri fiscali e previdenziali. A tal proposito i finanzieri hanno potuto constatare un omesso versamento delle ritenute fiscali per circa 90 mila euro nel giro di 2 anni. Di contro la società romana ha emesso fatture false a quella tortonese per un ammontare complessivo di oltre 1 milione 500 mila euro. A conclusione di queste indagini il titolare della ditta della zona e due altri soggetti sono stati denunciati per illecita somministrazione di manodopera e per uso di fatture per operazioni inesistenti, subendo anche il sequestro di circa 300 mila euro, pari all’imposta evasa a seguito dell’utilizzo della false fatture. Un particolare però deve essere messo in evidenza, che fa risaltare come queste indagini alcune volte possono portare a risultati sociali importanti: i 62 dipendenti sono stati tutti regolarizzati! Non ci resta che plaudire al lavoro, sicuramente laborioso, delle Fiamme Gialle tortonesi che ha posto un freno allo sfruttamento dei lavoratori, e la notizia non poteva cadere in un giorno migliore, a ridosso del Primo Maggio.