Nella terza puntata della nostra “inchiesta” sulla vendemmia 2024 risponde alle nostre domande Elisa Semino de “La Colombera” di Vho. Vendemmia 2024 com’è andata? Che tipi di vini producete? Quali sono le vostre etichette principali? Dopo due anni siccitosi finalmente le piogge hanno ripristinato le riserve idriche, ridato vigore ai vigneti soprattutto a quelli più giovani. La stagione 2024 ha avuto un inverno e una primavera con diverse precipitazioni e ad aprile abbiamo registrato un periodo di freddo, dove abbiamo avuto una leggera perdita di produzione. L’inizio dell’estate ha avuto ancora periodi perturbati ma successivamente sono seguite temperature calde ma non eccessivamente prolungate. Abbiamo fatto diversi interventi nella gestione del vigneto, la vendemmia è iniziata a inizio settembre qualche giorno dopo la scorsa campagna.
Le operazioni di raccolta sono state rese difficili dall’andamento meteo che ha portato pioggia in diverse occasioni interrompendo momentaneamente la raccolta. Alla Colombera produciamo i vini dei colli tortonesi, abbiamo 30 ettari e vinifichiamo tutte le nostre uve. Le etichette principali sono Bricco Bartolomeo cortese, Derthona Timorasso, il Montino Timorasso, Vegia Rampana Barbera, Monleale ed Elisa Barbera con passaggio in legno. Se dovesse scegliere due parole chiave per descrivere i vostri prodotti, quali sarebbero? Eleganza e territorialità. Quali sono per voi le tre regole d’oro per un buon vino? Rispettare le caratteristiche del territorio, buon lavoro di squadra, mantenere la calma e fare ogni anno tesoro dell’esperienza. Tradizione e innovazione: come bilanciate questi due aspetti? Troviamo l’innovazione nel migliorare ogni giorno la tradizione senza snaturarla. Come cercate di coinvolgere attivamente i visitatori. Raccontiamo loro la nostra storia, quindi la storia della Colombera, il lavoro in vigneto e il processo di produzione dei nostri vini. Come vedete le attuali tendenze del mercato del vino? Ci sono nuovi sviluppi che influenzano la vostra produzione o strategia di marketing? Il mercato del vino si sta muovendo moltissimo verso i vini bianchi, la nostra produzione ne risente perché c’è sempre più richiesta di questa tipologia e quindi di migliorare e aumentare, poco per volta, la produzione. Siete stati premiati sul Gambero Rosso per il Timorasso. E’ ormai la vostra principale produzione? Quanto cresce il suo gradimento? Sì siamo stati premiati siamo molto orgogliosi dei nostri tre diversi Timorasso: Derthona il classico, Il Montino la prima riserva, Santa Croce l’unico nostro Timorasso con passaggio in legno. Il gradimento sta crescendo in tutto il mondo man mano che le persone lo conoscono.