Ligorna al Coppi. “Il nostro approccio non cambia”

Out Giacchino, Disegni in gruppo. Nessuna squalifica. Derthona 3º nella classifica Giovani D Valore

La sconfitta di Varese, arrivata al termine di una gara particolare per il suo andamento, non ha lasciato scorie dannose all’interno del gruppo guidato da Stefano Turi, anzi, come ci ha spiegato il mister toscano, ha ribadito ai bianconeri quanto debbano sempre lavorare e dare il 100% in ogni match per ottenere i risultati sperati e ha permesso anche di vivere la settimana di allenamenti con la giusta cattiveria e concentrazione in vista della difficile gara di domenica al Coppi (14.30) con il forte Ligorna che vanta un reparto offensivo di alto livello. 

La situazione. Mister dopo la sconfitta a Varese tutto bene in settimana a livello mentale per i ragazzi? “Assolutamente sì. Naturalmente si va sempre in campo per vincere, volevamo fare meglio e lavoriamo per fare meglio. Guardando alla sconfitta abbiamo perso in casa di una corazzata del girone, che ha trovato goal dopo 20’’ e ha avuto tutto dalla sua parte”. A Varese avete sofferto fisicità e ritmo dell’avversaria. Non è stato solo il goal a freddo che vi ha bloccati, cosa non ha funzionato? “Abbiamo sofferto la loro fisicità perchè loro hanno giocato una gara da dentro o fuori. Cercavano di non farci giocare mettendola sul fisico, buttavano spesso fuori il pallone e spezzavano il nostro ritmo. E’ sempre più facile per chi cerca di spezzare il gioco che per chi cerca di farlo ed il goal dopo 20’’ è stato come un cazzotto che non ti aspetti. Ho visto la squadra che voleva rimediare subito ma il Varese aveva dalla sua il pubblico, tanta esperienza, il campo pesante ed anche un po’ l’arbitraggio, ha potuto indirizzare la gara ed è stata brava a farlo. Noi abbiamo lottato senza tirarci indietro ma era oggettivamente difficile riuscire a rimetterla in pista. Nella ripresa poi si è giocato poco con la gara molto spezzettata”. Il Varese infatti dopo il 2-0 non ha più tirato in porta… “Esatto, da un lato un aspetto positivo per noi, perché se non hai la testa giusta in queste gare rischi l’imbarcata invece noi abbiamo cercato di riaprirla senza rischiare più nulla”. Hai detto qualcosa di particolare alla squadra in settimana? “A Varese non sono mancati impegno e voglia di lottare ed i ragazzi erano molto arrabbiati alla fine. Era più facile per loro che per noi, ricordiamo poi che loro sono costruiti per vincere il campionato a mani basse. Noi non facciamo calcoli, pensiamo gara per gara. Ho detto alla mia squadra che ho visto una crescita anche in questa partita, che ci servirà tanto per la nostra stagione e la nostra maturazione, per lavorare forte in settimana e prepararci bene ad un altra sfida di simile livello con il Ligorna, un’altra bella montagna da scalare”. Questo Ligorna, altra squadra di alta classifica con due bomber di razza, come si affronta? “Come ogni altra gara del girone. Il nostro approccio non cambia mai, mettiamo sempre il massimo della concentrazione e della voglia di lottare, di fare bene la fase difensiva, costruire ed essere propositivi. Per fare risultato devi essere sempre al 100% e noi stiamo lavorando per arrivare a fare sempre questo in ogni partita”. Tempi di recupero per Giacchino? “Secondo me ne salterà al massimo 2, potrebbe essere disponibile anche per il Borgaro, ma non vogliamo rischiarlo è molto importante per noi”. Indisponibili o squalificati? “Out Giacchino, Disegni ha lavorato in gruppo. Nessuna squalifica”.  

Ligorna. La squadra genovese, 19 punti con 19 reti fatte e 12 subite, è guidata in panchina dal mister del ’61 Matteo Pastorino che arriva dalle giovanili della Sampdoria dove lo scorso anno guidava la Primavera. Sconfitta due sole volte in stagione, da Vado (in casa) e Saluzzo (trasferta) nell’ultimo mese, è reduce dalla bella vittoria con la Lavagnese ed ha sempre segnato tranne che nel pareggio 0-0 con la Sanremese alla 6ª giornata. In estate ha cambiato 12 giocatori. Davanti al portiere Giacomo Gentile (’05) la difesa è guidata dal ’97 ex Vado e Imperia Paolo Scannapieco (10 presenze), dal 2002 Edoardo Grosso dal Sestri (10+1) e dal 2001 Federico Donovaro ex Carpi reduce da 3 anni in C con il Fiorenzuola. Con loro il 2002 ex Genoa e Torres Luca Dellepiane a quota 9 presenze come il 2004 Riccardo Tassotti (3º anno in squadra) e David Tussellino (2004, 7+1). Centrocampo di grande esperienza con il classe ’86 ex professionista Stefano Botta (490 presenze fra B, C e D con Lucchese, Reggina, Vis Pesaro, Entella, Cesena, Vicenza e altre), il ’97 ex Savona Andrea Bacigalupo (9+1), Davide Di Stefano ’99 ex Albenga (8), Matteo Miccoli ’99 dalla Pianese (10), Luca Troiano 2001 dal Sestri (7) e il forte Giorgio Lionetti (11+5) ex professionista con maglie prestigiose proveniente dalla Lavagnese. Il giovane è Daniel Ghinassi ’96 dall’U18 del Genoa. In attacco 3 conferme dalla scorsa stagione: i 2006 Matteo Traverso (3) e Andrea Murgia (5+1), e il bomber Luca Miracoli (11+7) al secondo anno fra i dilettanti dopo 76 reti in 333 gare fra i professionisti con maglie importanti come Varese, Brescia, Feralpi, Carrarese, Como, Lecco e Valenzana ed una stagione nella Ligue2 francese con il Tours. Dal mercato sono poi arrivati il 2003 Luca Mariotti (7) dalla Fezzanese, il 2002 Giordano Conti (10+1) dalla Sanremese e il pezzo da novanta Matteo Cericola ’96 dalla Lavagnese (6+2). Ex Simone Licco.  

Precedenti. Al Coppi con i liguri sconfitta 0-2 Serie D 20015/’16, vittoria 2-1 20’/21’ (Otelè, Diallo), 1-1 22’/23’ (Gomez), 0-0 lo scorso anno.

Giovani D Valore. Pubblicato il primo aggiornamento delle graduatorie di “Giovani D Valore”, il progetto che premia le società di Serie D più virtuose nella valorizzazione dei giovani. Per la 13ª stagione dell’iniziativa, il contributo complessivo per i club è stato più che raddoppiato (da 450.000 euro a 1.035.000 euro), allargando al tempo stesso la platea dei beneficiari: a ricevere i premi saranno le prime cinque società posizionate nella graduatoria di ogni girone. La classifica del Girone A ad oggi vede: Chieri 98 punti, Saluzzo 95, Derthona 94, Borgaro Nobis e Gozzano 69. 

Davide Maruffo

© riproduzione riservata