“Massima apertura per chi vuole dare una mano. Per la prossima stagione vogliamo fare il massimo e ci sarà una nuova struttura tecnico-amministrativa”
Al termine di una stagione difficile, carica di stress, contestazioni ed errori commessi ma conclusa con una grande gioia, una meritata salvezza, abbiamo avvicinato il presidente del Derthona Cristiano Cavaliere per parlare dell’annata trascorsa, la 2ª qui a Tortona, e cercare di capire quali siano i piani futuri dell’imprenditore genovese per i Leoni. Fra investimenti, società, squadra e strutture è molta la carne al fuoco.
Presidente buongiorno. Siamo arrivati alla fine di questa travagliata stagione. Come l’hai vissuta? “Ho praticamente perso 10 anni di vita! E’ stata una stagione pesantissima da tantissimi punti di vista, alcuni noti ed alcuni meno noti, ma alla fine fortunatamente l’epilogo è stato positivo e si è conclusa con una salvezza che ad un certo punto un pizzico di dubbi me li stava facendo venire. Alla fine è stata una gioia incredibile”. So quanto siano grandi la tua passione ed il tuo attaccamento al Derthona. Le forti polemiche in stagione, a volte poco costruttive, hanno fatto male? “Diciamo che nel ricoprire incarichi come quello che ricopro io bisogna mettere in preventivo la possibilità che ci siano polemiche e discussioni, ci mancherebbe altro, è nella natura delle cose. Il problema è quando si va oltre determinati confini. Per poter dare dei giudizi bisogna conoscere le cose come stanno e quando mi sono sentito dire che spendo soldi di altri è stato come infilare il coltello nella piaga. Credo, nonostante tutti gli errori commessi, di meritare rispetto”. Anche quest’anno come lo scorso vi siete salvati al playout, davanti al pubblico di casa. Che differenze hai trovato nelle due annate? “Due annate che hanno avuto lo stesso epilogo ma sono state completamente differenti. Credo fermamente che quest’anno eravamo più forti della scorsa stagione, mancavano gli attaccanti, ma l’organizzazione e la quadratura che avevamo era di buon livello. Un grosso problema in Serie D, ogni anno i giovani sono in rotazione continua, e non dipende da noi, vale per noi come per gli altri. Quest’anno saranno solo 3 i giovani obbligatori e questo potrebbe dare un pizzico di stabilità in più. Un altro fattore che incide qui al Derthona è che giocare a Tortona non è come farlo in altre piazze. L’ambiente non è lo stesso”. A dicembre per rifare l’attacco sono stati “trattati” una quindicina di nomi. Avete avuto difficoltà nel mercato? “Tra tutte le opzioni che si sono presentate abbiamo optato per Tiganj e Strada che per motivi differenti hanno tradito le nostre attese. Il primo per motivi caratteriali ed il secondo purtroppo per problemi fisici. Un vero peccato perchè Filippo è un ottimo giocatore, ha fatto vedere lampi di classe di categoria superiore. Al playout comunque abbiamo fatto tre goal senza punte di ruolo in campo”. Cosa è andato storto? “Nel calcio ci sono tante variabili e componenti, ci sono momenti in cui fare goal è complicato, ci sono giocatori che hanno grande facilità a fare goal e noi in questi anni evidentemente non siamo stati abbastanza bravi a prenderli. Inoltre quest’anno ci si è messa contro anche un po’ di sfortuna. La vita però è una ruota e anche la fortuna gira e speriamo che il prossimo anno si raccolga di più”.
Dove avete trovato le maggiori difficoltà? Cosa è successo con mister Daidola? Il gruppo non era più compatto? Ci sono stati problemi con parte della dirigenza? “Credo che la squadra fosse costruita in maniera corretta e anche abbastanza bene però sono sorte problematiche nello spogliatoio che hanno minato la serenità. Poi una serie di infortuni, a partire da quello di Giacchino ad inizio anno, che ci hanno costretto a giocare una sfilza di partite senza tanti titolari ma comunque avevamo una panchina che ci dava delle garanzie. Purtroppo i problemi nello spogliatoio si sono trascinati e i risultati ne sono stati lo specchio. Infine credo che Turi dal suo arrivo sia stato bravo a ricreare una sorta di armonia ambientale per fare quadrato quel tanto per portare a casa il risultato, che non era scontato”. A proposito di Turi, il mister ha lavorato bene in questi mesi. Sei d’accordo? “Secondo me ha fatto un grande lavoro ed infatti ho voluto assolutissimamente riconfermarlo insieme al suo staff perchè è da lì che dobbiamo ripartire cercando di commettere meno errori che nel passato per toglierci le soddisfazioni che vogliamo”. Confermi quindi al 100% il tuo impegno per il Derthona anche nella prossima stagione? “Ripeto ancora, non ho mai messo in dubbio il mio impegno per il Derthona. Anzi sarei rimasto anche in caso di retrocessione, mi sarei sentito ancora più in dovere di riportare la squadra nella categoria in cui l’ho trovata. Certo non farò il presidente per tutta la vita, perchè se no finisce male anche con mia moglie (ride), ma per il momento è una passione che voglio ancora coltivare”. Sarai solo o avrai un aiuto? Si è parlato di un possibile arrivo di Gaffeo (che sembra però rivolto verso Novi). Cosa puoi dire a riguardo? “L’unica cosa che ti posso dire è che c’è massima apertura nei confronti di chiunque voglia venire a dare una mano al Derthona per provare ad alzare l’asticella però ad oggi non abbiamo trovato collaborazioni. Sto lavorando per cercare persone che abbiano voglia di darmi una mano”. Quali sono le prospettive economiche? “Ad oggi ci sono una serie di variabili che non mi permettono di rispondere in toto a questa domanda. Sicuramente faremo il passo lungo come la gamba cercando di fare il meglio possibile. A me non piace fare brutte figure, voglio sempre fare il meglio che è nelle mie possibilità”. Strutture. Come farete il prossimo anno per gli allenamenti? Lavori al Coppi? “Giovedì in serata (mentre il giornale è in stampa) ci sarà una riunione tecnica in cui abbiamo affrontato tutti questi argomenti. Quest’anno al CentoGrigio siamo stati trattati con i fiocchi, con strutture adeguate, ma ci si allenava sul sintetico. Il mister predilige allenarsi su campo in erba e dato che il Coppi non si tocca fino alla domenica stiamo valutando tante opzioni, partendo da Paderna dove sarà però necessario intervenire ancora”. Chi sarà il nuovo ds? “Stiamo ragionando su un nuovo assetto tecnico-amministrativo ed a breve comunicheremo la struttura”. Realisticamente quanti credi rimarranno del gruppo che ha chiuso la stagione? Trattenere qualche bravo giovane (Daffonchio, La Cava, Amaradio, Sattanino, Toniato) sarebbe un ottimo punto di partenza. “Purtroppo non tanti credo. Alcuni sono richiesti in Lega Pro e non metteremo i bastoni fra le ruote a nessuno. Costruiremo una buona squadra, ci puoi scommettere, e come sempre andremo per gradi. L’obiettivo primo deve essere sempre la salvezza. La D non è scontata e soprattutto qui a Tortona dove ci sono pressioni, tanti tifosi, tanta passione, giornali, radio, tv che vogliono sapere cosa succede. Forza Derthona sempre!”.
Davide Maruffo
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