Il 23 gennaio scorso l’Audax ha raggiunto il traguardo dei 70 anni avendo come data di fondazione il 23 gennaio del 1954. 70 anni in cui tantissimi tortonesi hanno fatto parte del sodalizio ed ancora oggi ricordano con grande piacere gli anni passati al campo di corso Don Orione. Abbiamo intervistato l’attuale presidente Gonzalo Russo, in carica dal 2018, per fare il punto sulla situazione della Polisportiva.
L’Audax quest’anno compie 70 anni. Come li porta? Cosa rappresenta per Tortona? “Posso dire che l’Audax adesso è una signora anziana in buona salute, che cammina, corre quando deve correre e sa dove deve andare. Una realtà importante che cerca di lavorare per i giovani a livello sociale, per la loro educazione ed inclusione. Si può pensare che la nostra priorità sia sportiva ma non è proprio così. Un ragazzo su 5.000 arriva fra i professionisti quindi la domanda che ci poniamo noi è, cosa dobbiamo fare? Focalizzarci sul singolo o lavorare perchè tutti questi ragazzi abbiano esperienze positive di crescita e socialità. Penso che la risposta sia scontata ed è lo spirito che ha sempre mosso il mondo Audax, una grande famiglia come mi ribadiscono sempre vecchi giocatori e dirigenti. Ci sono 16/17 bambini di cui ci occupiamo anche grazie al grande lavoro che portiamo avanti con il Cisa e siamo molto contenti. Cerchiamo che tutti riescano a parlare la stessa lingua e dar loro opportunità di crescita ed arricchimento culturale”.
Il centro sportivo è sempre molto utilizzato. E’ un bel punto di ritrovo per ragazzi e non solo? “Quando una persona entra in un circolo sportivo la prima cosa che sente e percepisce è l’ambiente. Ecco da noi c’è un ambiente sano, dove convivono tante culture diverse in grande serenità ed amicizia. Utilizziamo i nostri progetti per aumentare l’inclusione fra i ragazzi”.
Quanti iscritti avete? Quante persone si occupano della della struttura e delle squadre? “Ad oggi sono 115 gli iscritti mentre sono una dozzina le persone che lavorano e aiutano per fare andare avanti l’attività”.
Qual è la filosofia che vi spinge a lavorare per i giovani? “Per me più che una filosofia è una vera e propria scelta di vita. A livello sportivo cerchiamo di spiegare le cose senza creare modelli strutturati, lasciando libero sfogo anche alla creatività dei bambini, fuori e dentro al campo. Diamo inoltre tanta importanza all’educazione, al rispetto verso gli altri, alla scuola ed allo studio”.
Progetti e attività per l’anno in corso? “Stiamo portando avanti due progetti, come cerchiamo di fare tutte le stagioni, ed insieme alla Legge della Gentilezza abbiamo voluto proporne anche uno che vertesse sulla questione educativa, “Crescendo con il Calcio, Sinergia Formativa” che serve per promuovere una sinergia positiva fra scuola, famiglia e sport per valorizzare la crescita dei bambini in ogni aspetto della loro vita. Inoltre stiamo cercando di costituire una biblioteca sportiva, gratis per tutti, e stiamo imbastendo il dizionario della gentilezza rivolto ai bambini. A breve ci sarà poi la festa per i 70 anni a cui spero possano partecipare anche tante vecchie glorie, tifosi e dirigenti verdeoro”.
Problematiche principali da affrontare? “I problemi sono tanti e diversi. I principali sono il mantenimento della struttura e le spese di gestione. Ringraziamo gli sponsor (Unità Gamma il main sponsor, Simecom e Sanitas srl) e la Fondazione Cr Tortona, che ci è sempre stata vicina in ogni nostro progetto e lo è ancora oggi. Cerchiamo di non chiedere mai nulla alla amministrazione comunale, da privati non credo sia una cosa corretta. Poi siamo fortunati che la chiesa ci conceda il terreno che è di sua proprietà. In generale dobbiamo cercare di essere sempre creativi”.
Quali lavori di ristrutturazione servirebbero alla struttura? “Migliorare gli spogliatoi, migliorare il campo a 11 che è la nostra prossima sfida e abbiamo in progetto di aggiungere una tribuna, ci stiamo lavorando e a breve penso che l’avremo”.
D.M.
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