Sono innegabili le carenze ed i problemi strutturali di cui soffre la squadra di mister Daidola ma bisogna anche ammettere che questo Derthona, da alcune giornate a questa parte, sembra che sia caduto sotto l’effetto di un incantesimo e quando le cose vanno in questo modo, si sa, al minimo errore si viene puniti e si fatica tanto per riuscire a liberare la mente dal dubbio e dalla mancanza di serenità. La gara di mercoledì in casa del forte Chisola è un esempio lampante di questa situazione. Una squadra che fa la gara per 40’, crea, gioca e soprattutto non rischia, il Derthona, ma al primo errore viene punita pesantemente come successo con l’autorete di Saccà, con il rigore negato per fallo di mano e anche per la terza rete frutto di una svista evitabile. Come si esce da una situazione del genere? Lavorando, restando uniti e continuando a proporre il buon gioco visto fino ad oggi nella speranza che là davanti qualcosa si muova.
Mister un’altra gara stregata, ma anche voi avete le vostre colpe, non riuscite a finalizzare la mole di gioco creata. “Purtroppo siamo deficitari negli ultimi 16 metri, è innegabile. Mercoledì a Vinovo la squadra ha fatto una gara di spessore sul campo della seconda forza del girone, ha dominato per 40’ sia in fase di possesso che di non possesso ma poi come spesso è accaduto, al primo errore è stata punita. Dobbiamo capirlo ed essere concentrati ogni istante, fin oltre il 90’, ed evitare leggerezze come quella di Toniato. Anche i singoli hanno fatto bene, Strada ad esempio ha giocato un buon match con passaggi filtranti, punizioni pericolose e personalità. Gueye è stato encomiabile per applicazione e quantità, Saccà ha fatto una buona prova, ci manca sempre però il guizzo finale”. Come si esce da una situazione del genere? “Non ho la bacchetta magica, solo lavorando e credendoci, ripartendo dai primi, ottimi, 30’ giocati a Vinovo in cui abbiamo dominato il campo”. Che differenze e che similitudini vedi con la stagione dello scorso anno? “Rispetto alla scorsa stagione la differenza è che questo gruppo è più competitivo nel complesso ma purtroppo, come lo scorso anno, si porta dietro un bagaglio di nervosismo, tensione ed amarezza che purtroppo è pesante da reggere e non ti permette di esprimerti al meglio. I ragazzi sono un po’ frustrati perchè sono consapevoli di fare buone gare ed allo stesso tempo dei loro limiti, si impegnano tanto per superarli. Poi però le cose non vanno sempre per il verso giusto. Dobbiamo avere più coraggio”. Domenica di chi dovrai fare a meno? “Toniato è squalificato, al suo posto è possibile giochi Dall’Olio o Schirone con Tato (Manasiev) e Marchetti. Rossi si è incrinato una costola in allenamento e non credo sia disponibile”.
Lavagnese. La squadra ligure che a novembre ha esonerato mister Alberto Ruvo per poi richiamarlo dopo poche settimane è quartultima a quota 25 punti (solo -3 dal Derthona) e rappresenta uno scoglio da superare a tutti i costi nella lotta per la salvezza. Nel mercato invernale ha salutato Samuele Scremin, Yves Vianson, Joe Menna, Riccardo Ottonello e David Magonara, inserendo 8 nuovi elementi, tutti con un buon curriculum. Per la porta il nuovo volto è quello di Federico Donini, ’98 con 5 stagioni da professionista alle spalle con Turris, Pistoiese e Fidelis Andria. In difesa sono arrivati il 2004 Federico Masini (6 presenze) dal Sestri, il 2003 Davide Ghigliotti (2) ’03 ex Genoa e Vado e Gianmarco Bassini ’94 ex Livorno, Rieti, Lumezzane, Monticelli, Trastevere, Chieti, Orvietana e Montespaccato, professionista con Ischia e Picerno. A centrocampo i nuovi sono il 2004 dall’Entella Lorenzo Ferraro (1) e il ’99 ex professionista con Carpi e Siena Nicolò Marcellusi (3+1) proveniente dall’Aglianese. Due le punte: il giovanissimo ’05 Alessandro Bitti (1) dall’Entella e il bomber del ’99 Matteo Cericola (5+4), 41 reti fra C e D con le maglie di San Cesareo, Rieti, Teramo (C) Atena, Pianese, Ligorna e Sestri, il colpo grosso del mercato dei liguri. I nuovi si inseriscono in una rosa che vede come protagonisti i difensori Giacomo Avellino ’85 (20) bandiera dei bianconeri dal 2009 ed autore di ben 54 reti in carriera in 529 presenze di cui 39 in C2 con la Sanremese, Diego Vannucci (22) ’88 in C con Renate, Savona e Verona, il giovane Giammarresi (22) e l’ex Valentino Soplantai (15).
A centrocampo dettano i ritmi il ’96 Marco Berardi (23+1) che ha avuto esperienze in A con la Fiorentina e in C con Sudtirol e Pordenone, Giorgio Lionetti (19+1) ’98 ex di Serie C e B con Lucchese, Juve Stabia, Verona e Catanzaro, Giovanni Romanengo (20) ’00, ed i giovani Sanguineti ’03 (18+2) e Suarato (16). L’attacco, autore fino ad ora di 25 reti, si regge sulle spalle di Marco Righetti ’96 (23+5) 29 reti per lui lo scorso anno in Eccellenza, Luca Magazzù ’03 (17+2) ex giovanili Inter ed Empoli, l’ex Davide Villa ’02 (9) e il ’90 Angelo Lombardi (24+8) bomber di razza autore di 110 reti in carriera fra C2 e D con le maglie di Canavese, Triveneto, Gavorrano, Massese, Riccione, Fortis, Arzignano, e Savona. Calcio di inizio domenica, 14.30, al Coppi.
Precedenti. Lavagnese bestia nera dei Leoni a Tortona con 5 pareggi: 2-2 2008/’09 (autorete e Lulu Oliveiria) ed anche la stagione successiva (Cisco Guida e Ripandelli), 1-1 ’15/’16 e 0-0 ’21/’22; 5 sconfitte: 0-1 2007/’08, 2-3 ’10/’11 (Castagna-Colombo), 0-2 ’11/’12 e ’14/’15 ed 1-2 ’20/’21 (Spoto); 1 sola vittoria: 1-0 2012/’13 (Valente).
Nelle foto: “Lillo” Rossi out per una costola incrinata; Toniato squalificato; Strada autore di una buona gara a Vinovo; Matteo Saccà in acrobazia con il Gozzano
Davide Maruffo
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