Giovedì 16 si è tenuta una seduta straordinaria del consiglio comunale con un unico punto all’ordine del giorno: l’approvazione della variante parziale al piano regolatore. Questa seduta si è protratta molto a lungo, nonostante avesse come oggetto solo questo punto, proprio per la complessa natura tecnica, oltre che politica, di questo tema. Si sono discusse nello specifico, punto per punto, le osservazioni che i cittadini avevano fatto pervenire al comune e le risposte.
Il pacchetto più corposo di osservazioni, giunto dall’architetto Roberto Cartasegna, conteneva sia tecnicismi e correzioni formali che il comune ha, in alcuni casi, accolto, sia questioni sostanziali che sono state a lungo dibattute. Una su tutte è la questione dell’individuazione della zona di costruzione di una nuova pesa pubblica, che secondo l’osservante risulterebbe poco idonea a causa dei caratteri geomorfologici e idrogeologici. Anche l’opposizione, per voce del capogruppo Nobile – che all’inizio della seduta aveva richiesto che si votassero le osservanzioni punto per punto – ha fatto rilevare la stessa perplessità. La creazione di una nuova pesa pubblica, che era nel programma di entrambe le liste alle scorse elezioni, in una zona così vicina all’alveo del torrente Curone costituirebbe, secondo il gruppo Torre Civica, quantomeno un’imprudenza che si sarebbe potuta evitare con la ricerca di una zona più adatta. Dopo il dibattito su altri punti si è anche discusso dell’eliminazione della valutazione da parte della commissione edilizia per i lavori nel centro storico sugli edifici non sottoposti a tutela. Anche in questo caso, sebbene favorevole a uno snellimento delle procedure, l’opposizione si è dichiarata contraria, preoccupata che questo possa portare a “brutture” nel centro storico a cui tutto il paese è molto legato. Si sono poi discusse le osservazioni presentate dall’architetto Cristiano Schiavi e dal geomtra Gianpiero Bianchi relative ad un possibile nuovo insediamento industriale per la logistica lungo la statale per Tortona. Questo è stato il punto più interessante e rilevante della serata: di fronte a un positivo e anche auspicabile possibile nuovo insediamento, il gruppo Torre Civica ha evidenziato come, a fronte dell’accoglimento di numerose richieste del privato tramite la variante tra cui l’aumento dell’altezza del capannone, il comune non avesse previsto di richiedere, come previsto dalla legge, il contributo straordinario di costruzione proprio per l’aumento del valore dell’insediamento che si concedeva, evidenziando un possibile profilo di danno erariale in capo ai consiglieri che avessero votato la variante con probabile giudizio davanti alla Corte dei conti. A questo punto è sceso il silenzio: la maggioranza e i tecnici al seguito non hanno saputo controbattere all’osservazione che ha colto un punto quantomeno rilevante che non era stato preso in considerazione. La seduta è stata sospesa per circa una ventina di minuti e la maggioranza ha poi deciso di proseguie sulla strada intrapresa ritenendo che il contributo potrà essere valutato e richiesto in sede di attuazione dell’opera. Infine, si è arrivati alla votazione finale sulla variante nel suo complesso nella quale a fronte del voto positivo dei consiglieri di maggioranza, si è avuto il voto negativo della minoranza. Il consigliere Singh fino ad allora totalmente silente su tutti gli aspetti in discussione, ha fondato il suo voto contrario sul fatto che semplicemente la variante del Prg non sia una necessità per il paese. Nobile, per il gruppo Torre Civica, ha motivato il voto contrario alla variante nel suo complesso in quanto essa rappresenta “una scelta miope e priva di visione per il futuro perché, nella sostanza al di là di alcuni interventi positivi, si sceglie di cancellare tutte le aree di sviluppo industriale previste in precedenza” in una logica definita da Nobile di “decrescita infelice” che, nel futuro, toglie ogni possibile nuovo ulteriore insediamento, relegando Pontecurone in un declino sempre più inesorabile.