Intervista all’amministratore delegato di Gestione Ambiente Marco Peretti
La raccolta differenziata è ormai una realtà ed un’abitudine per i Tortonesi. Ne abbiamo voluto parlare, perchè le lamentele e le critiche sono sempre numerose, con l’Ad di Gestione Ambiente Marco Peretti.
Come procede la raccolta differenziata a Tortona? “Bene. Con l’avvio del nuovo sistema, Tortona è passata da una percentuale di RD del 56,48% nel 2018 a quella del 76,65% nel 2023, quindi al di sopra degli obiettivi imposti dalla legge regionale. C’è da evidenziare che anche gli obiettivi da raggiungere entro il 2025 (70% di raccolta differenziata) sono stati già superati. Dato significativo è, inoltre, quello relativo alla produzione pro capite annua di secco non riciclabile (indifferenziato) che da 309,07 kg/ab/anno nel 2018 è scesa a 102,52 kg/ab/anno nel 2023. Il merito va sicuramente al comportamento virtuoso dei cittadini e anche alla proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, ma questo non deve farci abbassare la guardia. Dobbiamo tutti continuare a impegnarci nel fare correttamente la raccolta differenziata e adottare abitudini rispettose dell’ambiente per creare un futuro più sostenibile. Da parte nostra, non smetteremo mai di sensibilizzare le persone in questo senso e di lavorare per offrire ai cittadini servizi che facilitino la separazione dei rifiuti, come i centri di raccolta e il ritiro a domicilio di ingombranti e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Rimanendo ovviamente disponibili al dialogo per trovare soluzioni sempre più efficaci e migliorative. Invece, se parliamo di qualità del rifiuto raccolto, le cose sono un po’ diverse”.
Ci spieghi meglio, ci sono quartieri più virtuosi di altri? “Nonostante la morfologia del territorio tortonese sia variegata, in termini di percentuale di raccolta differenziata non ci sono grandi differenze tra i quartieri. Quello che cambia è la qualità del rifiuto conferito. Dove ci sono i contenitori individuali sicuramente la qualità è migliore, mentre dove sono presenti i contenitori condominiali, quindi non intestati ad ogni singolo utente, si può notare una qualità peggiore”.
Quali sono gli errori più comuni nella differenziata? “Principalmente l’uso sbagliato dei sacchetti; spesso si trovano ancora i sacchetti di plastica dentro il contenitore della carta, oppure non vengono utilizzati i sacchetti compostabili o di carta per l’umido. O ancora, nel contenitore degli imballaggi in plastica e lattine si conferiscono oggetti che non sono imballaggi. Un altro problema che riscontriamo è l’uso improprio dei cestini gettacarte, nei quali troviamo i sacchetti dei rifiuti di casa. Probabilmente, chi lo fa non possiede i contenitori propri, in quanto non iscritto a ruolo. Per questo, è attivo l’incrocio dei dati tra Gestione Ambiente e l’anagrafe del comune, al fine di individuare gli evasori”.
Prima parlava dell’errore di conferire nel contenitore della plastica oggetti che non sono imballaggi vogliamo chiarire bene che cosa si intende per imballaggi? “Gli imballaggi sono quegli oggetti in plastica/alluminio/metallo/acciaio che al momento dell’acquisto contenevano un bene. Una bottiglia conteneva la bevanda, così come un vasetto lo yogurt, la pellicola trasparente una rivista… ecco, questi sono imballaggi. Non sono, invece, considerati imballaggi un secchio, una bacinella, un vaso che sono sì contenitori in plastica, ma sono stati comprati come bene autonomo e non per contenere una merce al momento della vendita; ovviamente ancor meno un giocattolo che non è nemmeno un contenitore. Ricordiamo che per ogni dubbio è possibile consultare il Dove lo butto? sul nostro sito gestioneambiente.net o sull’app Junker”.
Ci giungono molte lamentele dagli abitanti del centro che non hanno il Porta a Porta. In effetti, abbandonato vicino ai cassonetti c’è un po’ di tutto. A che punto è il controllo per individuare questi trasgressori? “In realtà, gli abbandoni ci sono sempre stati anche in passato. Ad oggi con il Porta a Porta abbiamo ridotto i contenitori stradali, ci sono solo in centro storico, questo ha diminuito le possibilità per gli incivili di abbandonare rifiuti. Per risolvere questo annoso problema stiamo portando avanti con l’amministrazione comunale e la polizia municipale un controllo sul territorio”.
Come va la differenziata nei paesi del Tortonese? “I comuni del Tortonese, ma anche quelli del Novese da noi serviti, sono in linea con tutto il bacino. La media di raccolta differenziata è, infatti, del 79,12%”.
Nell’immediato futuro ci aspetta qualche novità? “Molti pensano che Gestione Ambiente sia solo raccolta e trasporto rifiuti in ambito urbano, ma non è così; siamo operativi in tutto il territorio del nord ovest, dalla Toscana alla Lombardia, dove offriamo servizi per la gestione dei rifiuti ad aziende private, attività industriali, enti. Ed è questo il settore sul quale nei prossimi anni investiremo maggiormente. Ovviamente non ci dimentichiamo del nostro territorio, stiamo infatti guardando alla mobilità alternativa al fine di contenere le emissioni di CO2, e per Tortona abbiamo da poco acquistato un mezzo elettrico dedicato allo spazzamento. Inoltre, stiamo valutando la realizzazione del centro del riuso, uno spazio attrezzato dove ognuno può consegnare quello che non serve più, ma funzionante e in buono stato, e che può essere utile ad altri. Questi beni potranno essere visionati e prenotati gratuitamente. Così facendo, si evita di produrre rifiuti, si allunga il ciclo di vita dei beni, con vantaggi per l’economia e per l’ambiente, e si dà la possibilità a qualcun altro di risparmiare. In più, stiamo avviando un progetto sperimentale, quello di installare cestini nell’area Silvi: si tratta di mini isole ecologiche formate da tre contenitori, per carta, plastica, secco non riciclabile. Se risulterà utile e funzionale, vedremo poi di estenderlo ad altre zone”.