Partenza shock per i bianconeri di Ramondino che, dopo un buon precampionato, nelle prime due gare ufficiali della stagione, Supercoppa e prima giornata di campionato, vengono praticamente travolti dalle rispettive avversarie, Brescia e Venezia, non dando mai l’impressione di essere in partita e di avere ancora tanto lavoro davanti per raggiungere la giusta amalgama di squadra. Dato peggiore di queste due gare da dimenticare lo 0/19 al tiro da 3 ottenuto a Venezia, la seconda peggior prestazione da oltre l’arco della storia del campionato italiano. Il tempo però corre inesorabile e già questa domenica a Casale arriva un Brindisi alla ricerca di punti ed il 18 ottobre, ormai dietro l’angolo, ci sarà lo storico esordio in Champions League in casa con Murcia. La barra del timone della Bertram deve essere subito raddrizzata.
Ciao Coach, stupito da questa partenza? Problema fisico, di amalgama, mentale? “Non credo ci sia una sola componente. La nostra è una squadra ancora in cerca di gerarchie ed equilibri, il precampionato è stato buono sia per l’approccio che per il percorso fatto ma è chiaro che quando si giocano le gare ufficiali cambia tutto. A pochi giorni dalla Supercoppa abbiamo inserito due giocatori che saranno importanti per noi e questo non ha aiutato ad accorciare i tempi per arrivare più preparati. La crescita comunque va avanti anche a stagione iniziata”. Il gruppo è coeso? Come ha reagito in settimana? Avete analizzato errori e situazioni? “Come sempre, ma non perchè abbiamo perso, lo facciamo sempre, sia dopo le vittorie che dopo le sconfitte si trovano spunti per migliorare. E’ un approccio che abbiamo sempre”. 0/19 da tre con Venezia, come spieghi questo dato ottenuto anche con tiri ad alta percentuale e ben costruiti? “Come con Brescia c’è stato un gioco poco fluido che ci ha portato a soluzioni di scarsa qualità e questo ci ha messo in difficoltà, ha aumentato sempre di più il peso specifico dei possessi successivi”. Su cosa si lavora per sbloccare questo problema? “Non c’è mai un solo aspetto. Se miglioriamo la qualità del gioco migliorerà anche la qualità dei tiri e le percentuali saliranno. Giocando meglio si sta anche in campo con più fiducia”. Brindisi. La tua analisi sull’avversaria di domenica. “Squadra con tanti giocatori talentuosi fra le guardie, Senglin, Morris e Mitchell capaci di creare per sè e per i compagni, un giocatore sotto canestro di grande esperienza e talento come Jajuan Johnson e quindi sia nella front line che nel reparto lunghi ha grande pericolosità.Offensivamente giocano un basket molto aggressivo, giocano molto in velocità mentre in difesa utilizzano tanto i cambi con ottima capacità di spezzare il ritmo agli avversari”. Novità tattiche? “Sicuramente ci saranno cose diverse, magari poco visibili ma stiamo lavorando sui vari quintetti da utilizzare. Noi dello staff e i giocatori ci stiamo scoprendo e miglioriamo sempre di più il feeling, giorno dopo giorno”. Acciacchi o problemi fisici? “Qualche acciacco ma nessun problema particolare”.
Brindisi. La squadra pugliese è allenata da coach Fabio Corbani, classe 1966, che arriva a Brindisi dopo 6 anni di reggenza di Frank Vitucci e per un soffio non ha ottenuto la qualificazione alla Bcl, battuta da Cholet nella finale del qualification round, e giocherà in Europe Cup. Come obiettivo primario in stagione comunque la società ha identificato la salvezza da ottenere direttamente senza passare dai playout. Nel reparto esterni Corbani fa affidamento sui play Jeremy Senglin, Tommaso Laquintana e Niccolò Malaventura mentre le guardie sono i due Usa Jamel Morris e Wendell Mitchell insieme al naturalizzato italiano Joonas Riismaa. Reparto lunghi di stazza ma allo stesso tempo atletico e veloce con le ali Eric Lombardi, Xavier Sneed e Nate Laszewski (207 cm) ed i centri con buona mobilità anche sul perimetro, Jordan Bayehe (204), Fadilou Seck (207) e Jajuan Johnson (208). Palla a due domenica ore 18.15.
Precedenti. Una vittoria ed una sconfitta nelle due precedenti sfide giocate a Casale con i pugliesi: sconfitta 78-87 stagione ‘21/’22 e vittoria 81-77 l’anno successivo.
Davide Maruffo
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