La foto è stata scattata alle 7 di venerdì 15 settembre; ormai il buio si allunga e per quell’ora non c’è più la luce naturale, piazza Felice Cavallotti ha pochi inefficienti lampioni spenti; per fortuna ci sono le luci della scritta ospedale e dell’attiguo kebab che rischiarano la zona dell’attesa.
Inizierà poi a fare freddo, a piovere, ma la situazione per i poveri cittadini che devono fare un prelievo del sangue è sempre la stessa: attesa all’addiaccio, seduti spesso sugli scalini o sul muretto, comprese le donne incinte, sperando che non arrivi, come spesso purtroppo capita, qualche prepotente che vuole saltare la fila. La situazione è da terzo mondo, impossibile da sostenere e ci fa pensare che si voglia continuare così per aiutare i privati, che invece organizzano il prelievo del sangue per le analisi con appuntamento. Per l’ennesima volta chiediamo all’Asl, che ne è direttamente responsabile, di recedere da questa decisione, di ritornare ad un prelievo organizzato con prenotazioni e con l’emissione del numero. E chiediamo al sindaco Chiodi di intervenire presso l’Asl, come primo cittadino e come presidente della conferenza dei sindaci, perchè la direzione generale Asl organizzi al meglio questo indispensabile servizio di cui usufruiscono circa 500 cittadini alla settimana.